Un itinerario che attraverso la visita guidata vi farà scoprire uno dei borghi più belli d’Italia Vitorchiano e unisce al percorso urbano, la visita guidata in primavera di una delle più vaste collezioni al mondo di peonie, il fiore orientale, la “rosa senza spine”,

Il borgo medievale di Vitorchiano, offre scorci  suggestivi e mozzafiato per il visitatore che si affaccia ad ogni lato della rupe.

Lo sperone di pietra vulcanica dove oggi sorge la città fu abitato sin dai tempi antichi e in epoca medioevale crebbe d’importanza per la sua particolare posizione.

Le case sembrano una continuazione naturale della rupe di peperino, affacciate sulle profonde valli vulcaniche chiamate forre, sono state costruite con lo stesso materiale della rupe, e ne seguono il profilo.

Le torri e campanili svettano sulle case, una attaccata all’altra con i vicoli che scendono verso la rupe e offrono scorci degni di un quadro di Escher con l’accavallarsi delle tipiche scale a profferlo perfettamente conservate a Vitorchiano e che rappresentano la caratteristica più originale del borgo.

Vitorchiano non aveva bisogno di mura vista la naturale protezione rappresentata dalla rupe, ma su un lato dove la difesa naturale era debole fu protetto da una ben conservata cinta muraria, da torri e porte di accesso al paese.

Tra le vie principali ed i vicoli conserva importanti monumenti come il Palazzo Comunale, la torre dell’orologio facente parte originariamente della rocca difensiva, la fontana a fuso con i simboli dei quattro evangelisti.

Passeggiando si scoprono altri edifici medioevali di notevole bellezza, come la casa dove dimorò per un periodo Santa Rosa, la Casa della Strega, la Casa del Rabbino, la Casa del Vescovo e molte altre.

Ma le sorprese non finiscono qui! A Vitorchiano potremo ammirare uno dei Moai fuori dell’isola di Pasqua, un gigante alto 6 metri e del peso di 30 tonnellate, scolpito nel 1990 in occasione della trasmissione di Mino Damato “Alla ricerca dell’Arca” da un gruppo di 19 Maori della famiglia Atan, nella cava Anselmi di Vitorchiano.

Vitorchiano possiede un altro luogo unico: il Centro Botanico Moutan a poco più di qualche chilometro dal borgo che riunisce, in un’area di 15 ettari, la più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi con oltre 200.000 esemplari. E il fiore delle peonie inizia a fiorire da metà aprile fino alla fine di maggio

Un’occasione a primavera per ammirare gli splendidi fiori dai mille colori e per conoscere le caratteristiche e le leggende di questa pianta di origini asiatica coltivata in particolare in Giappone e in Cina dove sono oggetto di culto per il loro elevato valore simbolico.

I fiori della peonia sono, infatti, fra le specie più rappresentate nella pittura cinese e giapponese e in molte poesie Haiku.

Carlo Confidati, l’uomo che ha creato questo luogo speciale, imprenditore viterbese amante di giardini, negli anni Novanta si avvicinò per la prima volta all’affascinate mondo delle peonie. La sua passione per il verde e l’incredibile storia che racchiude il raro fiore, lo portarono subito ad approfondirne la conoscenza botanica.

Una minuziosa ricerca nel loro territorio di origine, attraverso molte delle province cinesi, gli consentì nel corso degli anni di scoprire le innumerevoli varietà di peonie arboree ed erbacee appartenenti a differenti specie, dalle caratteristiche molto diverse le une dalle altre.

Affascinato dalla bellezza e dalla rarità di questi fiori, ne importò alcune varietà in Italia e provò ad eseguire la prima piantumazione in una zona collinare ai piedi dei Monti Cimini. Lo straordinario spettacolo della fioritura lo affascinò profondamente e a tal punto da spingerlo alla creazione di un luogo dedicato esclusivamente allo studio e alla coltivazione di queste piante, quindi alla fondazione del Centro Botanico Moutan (dal termine cinese “Mu Dan”, peonia arborea), un giardino monotematico che oggi contiene la collezione di peonie arboree ed erbacee più rara e ampia al mondo.