Un suggestivo anello che da Barbarano Romano condurrà a Blera, seguendo la via dell’acqua lungo i valloni e le mole del fiume Biedano. Gran parte del percorso si svolge all’interno del Parco Regionale Marturanum, e si tornerà a Barbarano attraverso il tracciato della vecchia ferrovia Civitavecchia – Orte. Tanta natura di cui godere e tanta storia da scoprire in un cammino che congiunge due deliziosi paesi.
Il territorio è caratterizzato dall’alternarsi di pianori, radure a pascolo, forre profonde e rupi spettacolari, testimonianza dell’intensa attività vulcanica del complesso Cimino e Vicano. I fiumi che scorrono nelle profonde valli hanno sempre un fascino speciale. Si seguirà la via del Biedano percorrendo le sue gole, ricche di mole e mulini, testimonianza di antiche coltivazioni e del lavoro sapiente dei nostri antenati. I colori dei laghetti formati dalle antiche dighe sono splendidi e la vegetazione è rigogliosa. Un susseguirsi di boschi resi quasi impenetrabili da un’intricata vegetazione e intervallati cascate e laghetti, un percorso ricco di continue sorprese.
Dal comodo parcheggio di Via A. Diaz, a ridosso delle mura medievali di Barbarano Romano, attraversando Porta Romana che con la torre contraddistingue l’entrata del delizioso borgo si proseguirà attraverso Porta Canale fino a raggiungere il fosso sottostante e le prime mole per arrivare alla terza una delle più scenografiche, dove il salto del torrente forma un laghetto.
Dalla parte opposta del fiume Biedano, attraversando la terza mola si potrà percorrere un suggestivo cunicolo scavato nel tufo per lo scorrimento delle acque raccolte attraverso lo sbarramento. Alcune aperture formatesi nel tempo si affacciano sul letto del fiume concedendo uno scorcio che merita assolutamente di essere ammirato.
Proseguendo vi attenderanno guadi, altre mole, fino ad arrivare al suggestivo ponte romano sulla via Clodia, detto anche Ponte del Diavolo, con tre arcate. Sosta per ammirarlo guardando verso l’alto il moderno ponte di Blera, inaugurato nel 1937, progettato dall’ingegnere Giulio KRALL. Fu tra i primi in Italia ad introdurre l’uso di strutture sottili ed il ponte di Blera, elegante nella sua sobrietà, ne è un esempio. Dopo una pausa per un buon caffè si riprenderà il cammino
Il ritorno sarà per un sentiero che ci condurrà fino alla vecchia ferrovia Civitavecchia – Orte, risalente al periodo fascista (1929) e dismessa nel 1961, fino quasi a Barbarano, che si raggiungerà scendendo ancora al fosso dove si chiuderà l’anello.