Una suggestiva escursione alla scoperta del misterioso abitato rupestre di Corviano, dichiarato Monumento Naturale e situato nel territorio di Soriano nel Cimino. Si visiterà Vitorchiano, uno dei borghi medievali più ben conservati della Tuscia, sospeso su una alta rupe di peperino, con le numerose scale a profferlo che si affacciano sui vicoli, creando un sorprendente effetto caleidoscopico, degno di un dipinto di M.C Escher. Sotto la rupe fu girato il celebre film  “L’armata Brancaleone”, di Monicelli, che utilizzo come set alcuni tra i luoghi più belli della Tuscia.

La fascia dei boschi che scende dai monti Cimini alla valle del Tevere custodisce un grande numero di tesori archeologici. Nascosti nei fossi, avvolti dalla fittissima macchia, sigillati dall’interramento,  ignoti ai più, questi tesori hanno riposato per secoli, fino al giorno della loro riscoperta della quale sono stati protagonisti in molti: archeologi, amministratori, studenti universitari di beni culturali, gruppi di studiosi locali, cercatori individuali, speleologi e associazioni escursionistiche.

L’abitato medievale di Corviano è uno di questi tesori, tra i più cospicui. Il sito si trova, su un pianoro di peperino, tipico elemento del paesaggio della Tuscia, che, per le sue caratteristiche strategiche e per la sua facile difendibilità, è stato occupato fin dall’alto medioevo. Come tutti i villaggi importanti era dotato di un castello e di una chiesa. Ma le sue abitazioni erano invisibili, nascoste agli occhi ostili, scavate sottoterra, attrezzate nelle grotte, accessibili in gran parte soltanto dalle pareti rocciose grazie a pianerottoli e scale mobili. Tanto che nelle pergamene medievali i beni appartenenti al castrum di Corviano erano definiti semplicemente come “domos, criptas, casalina, canapinas, molendina”. Se oggi possiamo visitare Corviano e restarne attoniti è perché nell’ultimo quarto del secolo scorso è stato oggetto di scavi, rilievi, opere di messa in sicurezza.

Si partirà dal suggestivo abitato di Vitorchiano scendendo tra i pittoreschi scorci delle sue case abbarbicate  alla roccia. La prima parte del sentiero ci condurrà fino al fiume, che seguiremo per poterci muovere lungo un piacevole paesaggio di colline coltivate a nocciolo. Arriveremo all’ingresso di un’area protetta; qui un percorso ad anello ci porterà a visitare la rupe che caratterizza Corviano, dove sarà possibile visitare alcune grotte abitate in varie epoche, i ruderi di una chiesa medievale, una piccola necropoli con tombe antropomorfe o a logette e i ruderi del castello con un fossato ancora ben visibile, e ancora i resti di una mola medievale con cascata.

Il percorso ad anello ci riconduce al punto di partenza, tornando così a Vitorchiano. Riprenderemo le macchine per andare a vedere il famoso Moai di Vitorchiano, manufatto realizzato dagli artigiani Maori dell’isola di Pasqua, del quale vi racconterò la leggenda.