Viterbo è nota sin dall’antichità come città dell’acqua e anche in questo splendido Giardino cinquecentesco voluto dal Cardinale Francesco Gambara intorno al 1568, la vera protagonista è proprio l’acqua abbondante e pulita che zampilla dalle fontane in un percorso che dall’alto scende fino al cuore del giardino.

Per rendere l’idea come la descrisse Papa Gregorio XIII durante la sua visita del 1578 “non una sola fontana ma mille anzi tutto un colle ornato di purissimo cristallo” o come scrisse Michel De Montaigne nel suo libro “Voyage en Italie” che la Villa di Bagnaia era in grado di mettere in ombra  le ville pionieristiche di Cosimo De’ Medici a Pratolino e di Ippolito D’Este a Tivoli.