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luglio, 2021

02lug16:3019:30Evento ConclusoTuscania dall'Abbazia cistercense di San Giusto ai campi di lavanda

Dettagli Evento

Sapete perché a Tuscania è iniziata la coltivazione della lavanda e le attività legate a questa bellissima pianta aromatica? Ve lo racconterò nelle mie passeggiate!
Come ogni anno da ormai più di dieci anni anche questa estate, rispettando le norme del distanziamento sociale, si tornerà ad ammirare la bellezza dei luoghi storici di Tuscania e dei suoi campi fioriti e curati come giardini dalle aziende produttrici. Seguendo la tradizione dei monaci cistercensi, venuti dalla Francia molte aziende iniziarono la coltivazione della lavandula officinalis e del lavandino grosso
La passeggiata di venerdì 25 giugno permetterà di scoprire la splendida Abbazia Cistercense di San Giusto dove nel 1146 i monaci cistercensi provenienti dalla Francia si stabilirono. Infine raggiungeremo rigogliosi campi dell’Azienda Agricola di Gubbiotti Lucia – Lavanda della Tuscia bellissimi sia al mattino che al tramonto.
L’Abbazia di San Giusto offre oggi la stessa magia di molti secoli fa quando monaci e viandanti che percorrevano le antiche strade decisero di fermarsi.
L’opera dell’uomo e quella della natura si fondono proprio come voleva San Benedetto da Norcia.
Il monastero si affaccia sulla valle del fiume Marta. La presenza di sorgenti ha sicuramente incoraggiato gli insediamenti fin dall’epoca etrusca, romana e medievale.
La prima notizia sicura di una comunità monastica di San Giusto è della fine del X secolo, quando un gruppo di monaci, seguendo la Regola di San Benedetto da Norcia, fondarono il primo monastero.
Nel 1146, l’abbazia cistercense di Fontevivo (Parma), abbazia figlia di Clairvaux (Francia), inviò un gruppo di monaci a reinsediare San Giusto come abbazia cistercense, probabilmente il cenobio benedettino era ormai abbandonato.
Nel XV purtroppo l’abbazia fu definitivamente soppressa e da allora in poi i suoi edifici caddero in rovina. Noi avremo la possibilità di ammirarne la rinascita di questo luogo, grazie all’attuale proprietario Mauro Checcoli, ingegnere bolognese (medaglia d’oro olimpica Tokio 1964) e alla sua famiglia che nel 1990 acquistano l’azienda con i ruderi dell’abbazia di San Giusto. Subito decisero di farla rivivere impegnandosi in un arduo percorso di scavo, restauro e ricostruzione iniziato nel 1994, quasi del tutto completato. Oggi l’abbazia di San Giusto è un’azienda agricola biologica eco-compatibile ed un luogo per viaggiatori, artisti, appassionati di natura e d’arte.
Dopo questa immersione nella bellezza del paesaggio e della storia dell’abbazia ci sposteremo con le auto nell’azienda agricola Lavanda della Tuscia, immersa nel verde della maremma Laziale, lontana dal centro abitato e dalle strade ad elevata percorrenza come statali e provinciali, che coltiva da molti anni lavanda (LAVANDULA ANGUSTIFOGLIA MILL) volgarmente detta lavandino grande, senza l’impiego di sostanze chimiche, mentre la raccolta delle infiorescenze viene fatta esclusivamente a mano. L’estrazione dell’olio essenziale viene eseguito mediante procedimenti di distillazione in corrente di vapore dai fiori dopo poche ore dalla raccolta, preservandone le caratteristiche e peculiarità.
Incontro al parcheggio Piazzale Bersaglieri-Viale Fabio Filzi (sotto le mura della città)
Non dovrete parcheggiare, perché ci sposteremo con le auto per recarci all’Abbazia di San Giusto.
Dopo la visita della chiesa e del complesso abbaziale, ci sposteremo di nuovo con le auto presso l’azienda Lavanda della Tuscia, a circa 15 minuti dal centro abitato per ammirare i bellissimi campi di lavanda fiorita.
DURATA: 3 ore circa
ABBIGLIAMENTO: scarpe comode e chiuse, abiti leggeri, cappellino, acqua. Dotarsi di mascherina e gel sanificante

Linee guida per questo evento

Mascherina obbligatoria
Misurazione della temperatura
Distanziamento sociale

Ora

(Venerdì) 16:30 - 19:30

Location

Parcheggio Piazza dei Bersaglieri, Tuscania

Prenotazione obbligatoria

Non sono disponibili più posti per questo evento!

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