Arrivare nei borghi di Civitella d’Agliano e San Michele in Teverina è come partire per un viaggio fiabesco, attraverso secoli di storia.  Una storia di principi e principesse, potenti famiglie di condottieri in lotta tra loro i Baglioni e i Monaldeschi, e la magia di un paesaggio che ha mantenuto il suo fascino autentico.

La posizione dei due borghi è a dir poco affascinante. San Michele in Teverina arroccata su uno sperone di tufo, sembra un’isola in mezzo ad una valle di calanchi nascosta, e Civitella d’Agliano una terrazza panoramica che si affaccia sulla più conosciuta valle dei calanchi di Civita di Bagnoregio, da dove si ammira ogni dettaglio. Un’occasione speciale per scoprire questi borghi autentici e fuori dalle rotte turistiche.

Il Castello di San Michele domina il piccolo centro storico dell’omonimo borgo che nel medioevo era chiamato Castel di Piero. La prima fortezza fu edificata nel XII secolo, e poi ricostruita a metà del 1500 a seguito della sua parziale demolizione. All’interno del castello si trovano interessanti stanze dipinte e la suite del Principe di Montholon, generale dell’esercito francese, ambasciatore di Napoleone I, compagno d’esilio di quest’ultimo all’isola di Sant’Elena e suo erede, deputato dell’impero sotto Napoleone III, che qui visse.

Il tempo sembra essersi fermato tra le stanze ed i corridoi del Castello di San Michele. L’origine del castello risale al 1164, anno di fondazione da parte di un certo Piero da Mugnano, dal quale il centro abitato prese originariamente il nome di Castel di Piero. Come un’isola che domina la Valle dei Calanchi, il castello è raggiungibile solamente attraverso un ponte in pietra, un tempo ponte levatoio. I Baglioni furono i proprietari del castello e del paese di Castel di Piero durante il suo periodo di massima gloria. Oggi il Castello appartiene oggi a Cecile e André, i nuovi proprietari che ci ospiteranno nelle stanze del loro palazzo.

Civitella d’Agliano uno dei borghi medievali più belli del Lazio sarà la nostra seconda meta, e lo raggiungeremo con le auto. Il borgo degli artisti è caratterizzato dai ruderi del suo castello appartenuto alla nobile famiglia dei Monaldeschi, gli imponenti bastioni e l’antica pieve. La sua architettura interna con vicoli e piazzette è l’emblema della sua natura medievale. Civitella è il luogo ideale per chi vuole riscoprire la storia antica in un paese immerso nel verde delle colline dell’Alta Tuscia. Potremo ammirare il panorama mozzafiato dalla Torre dei Monaldeschi e visitare l’originale Mulino dei Mestieri con apertura speciale.

All’interno di un frantoio dei primi del Novecento, trova spazio una collezione di biciclette allestite ed usate dagli ambulanti per svolgere al meglio il proprio lavoro. L’originale raccolta è uno spaccato di storia italiana che parte dalla fine degli anni Venti per arrivare agli anni Sessanta. Un periodo in cui auto e moto erano ancora privilegio di pochi. Per muoversi la gran parte della popolazione utilizzava la trazione animale o la biciletta. La mostra ha un particolare valore sociale e educativo perchè rivela e testimonia lo sforzo e la fatica che centinaia di artigiani hanno affrontato per risolvere al meglio i problemi della quotidianità.