Celleno è un piccolo comune di 1.300 abitanti nella provincia di Viterbo, situato vicino al lago di Bolsena e a metà strada tra Viterbo e Orvieto.

Ma il Celleno di cui vi racconterò è il borgo antico ormai abbandonato e per questo denominato il Borgo Fantasma.

Saremo attirati dalle indicazioni stradali di Celleno il Borgo Fantasma e l’esperienza non vi deluderà. Non lontano c’è la tanto rinomata Civita di Bagnoregio, il paese di Calcata, ma non sapevate dell’esistenza nella Tuscia di un’altra città fantasma. Un borgo che ha subito le stesse sorti di altri borghi negli anni ’50, vennero dichiarati inagibili e destinati alla distruzione. A differenza di Civita e Calcata, qui non venne dato solo l’ordine di abbandono ma le case vennero abbattute con le mine.

Scendendo per la strada che collega Celleno nuovo al borgo fantasma si inizia ad intravedere la torre dell’orologio del paesino, scendendo ancora, si passa di fronte ad un convento antico, ora casa per vacanze, di cui vi parlerò prestissimo. Arrivati alla piazzetta dove dovremo lasciare la nostra automobile, la prima cosa che andiamo a visitare e una graziosa chiesetta, la chiesa di San Rocco, l’unica delle 4 chiese del borgo ancora in uso. Il portale in peperino con lo stemma della famiglia orsini ci accoglie all’ingresso della piccola chiesa con le travi in legno ed un bell’altare dorato.

Una piccola salita ci accoglie prima di arrivare alla piazza principale dove troviamo una chiesa sconsacrata, ora sede della Proloco.

Il Castello Orsini, posto all’ingresso della Celleno Antica, è sicuramente la costruzione più bella e suggestiva da visitare all’interno del borgo fantasma. Circondato da un fossato, il castello è munito di un imponente fortilizio e di una grande torre di guardia.

Dalla piazza sotto il castello (Piazza del Mercato), denominata “il Torracchio” si accede alla piazza principale (Piazza del Comune) salendo una scalinata (Via del Ponte). Dalla Piazza del Comune si può salire al castello superando un ponte in muratura ad arcata unica. Alla fine del ponte si trova un bel portale, oltrepassato il quale si trova l’accesso agli ambienti, non tutti visitabili a causa di alcune parti frananti.