Nel 2004 fu dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità” per la presenza di un eccezionale ciclo monumentale di tombe dipinte, definito come “la prima pagina della grande pittura italiana”. E’ il più grande dei cimiteri dell’antica città etrusca di Tarquinia e consta di più di 6.000 tombe etrusche sotterranee che occupano tutto il vasto colle dei “Monterozzi”. Le tombe dipinte, ornate con scene figurate tra cui cacciatori, pescatori, suonatori, danzatori, giocolieri, atleti, rappresentano la ricchezza ed il potere dei defunti per cui furono eseguite: sono il simbolo del loro elevato rango sociale.

L’importanza della pittura etrusca è legata anche alla totale perdita della pittura greca, di cui possiamo farci un’idea tramite le decorazioni di alcune eccezionali tombe tarquiniesi, dove infatti si è ipotizzata la mano di artisti greci, attirati in Italia a decorare i sepolcri dei ricchi etruschi. Nella Necropoli dei Monterozzi  si possono visitare circa una quindicina delle 200 tombe dipinti ritrovate. Si tratta di splendidi ed unici esempi dell’arte funeraria etrusca vanno dal VI  secolo a.c. al III a.c. appartenenti ai membri della classe aristocratica tarquiniese.

Visita al Museo Nazionale Etrusco

Ospitato nel rinascimentale Palazzo Vitelleschi fatto costruire dal Cardinale Vitelleschi intorno al 1436 inglobando nella residenza anche parti di costruzioni più antiche. All’interno si possono ammirare reperti che vanno dal periodo villanoviano fino al periodo ellenistico e romano con capolavori della Ceramica attica di importazione e delle botteghe Tarquiniesi.